martedì 11 maggio 2010


Il microcredito nasce da un'idea di Mohammad Yunus, premio Nobel per la Pace nel 2006 e che si è sviluppato a partire dal 1977 in Bangladesh. Yunus circa 30 anni fa ha dato vita ad una nuova concezione di credito fondando la Grameen Bank per cercare di combattere la povertà....

In cosa consiste???

Il progetto ha avuto origine in Bangladesh, paese d'origine di Yunus, il termine Grameen è traducibile come aggettivo il cui significato è “del villaggio” quindi banca del villaggio ed è proprio dallo studio di un villaggio in particolare, quello di Jobra, che Yunus ha elaborato la sua teoria secondo la quale la povertà dei suoi abitanti non era dovuta all'incapacità o alla mancanza di idee, ma all'insufficienza di risorse economiche per intraprendere una qualsiasi attività imprenditoriale; nella situazione in cui si trovavano le famiglie di Jobra il prestito bancario sembrava una soluzione, ma non era accettabile a causa degli interessi molto elevati che finivano per soffocarle.

 Per chi????

I beneficiari dei prestiti sono i poveri, ma sulla povertà bisogna stabilire criteri ben definiti e a ciò è molto attenta la Grameen Bank…
Valutare la povertà significa analizzare quello che una comunità ha in termini di risorse primarie, sanità, alfabetizzazione e sistemi di credito. A seconda del grado di sviluppo di questi contesti socio-economici e culturali si possono poi individuare i poveri.

Nel progetto di Yunus i prestiti sono stati quindi elargiti alle donne, coloro che non lavoravano, dando vita ad una vera e propria rivoluzione sociale, se prima la donna non aveva poteri all'interno della famiglia, non poteva nemmeno avere un libretto di risparmi, ora può addirittura sviluppare un'attività, produrre reddito, il processo non è stato perciò semplice, il cambiamento è stato culturale oltre che legislativo, ma sta dando i suoi frutti.

Si crea anche una rete fiduciaria tra i debitori per la quale nel caso in cui uno non riesca a pagare, allora si espongono tutti gli altri, che in questo modo producono un'importante pressione affinché il debitore cerchi di risolvere i suoi problemi in prima persona o con l'aiuto di tutti coloro che insieme a lui hanno un debito (o anche un credito) verso la banca.
Chi ottiene il prestito non deve offrire in cambio garanzie reali. Eppure, la percentuale di mancate restituzioni è estremamente bassa. Banche come la Grameen basano il loro sistema sulla concretezza e sulla solidità delle relazioni sociali nei piccoli villaggi. I prestiti sono davvero di piccole dimensioni (ad esempio 100 dollari per un anno, da restituire in piccole rate settimanali) ma hanno consentito l'avvio di decine di migliaia di piccole attività economiche.

In Italia???

Il microcredito si è esteso a moltissime zone del mondo, e oltre alla Grameen Bank altri organismi si stanno spendendo in questo genere di attività, anche nei paesi occidentali dell'Unione Europea. Quest'ultimi infatti non sono esenti da problemi di povertà, si pensi ad esempio alle realtà periferiche delle grandi città, alle ghettizzazioni razziali, ecco perché anche in questo caso il microcredito può essere una valida alternativa (o un supporto) ad un stato del “Benessere” spesso troppo debole per risolvere queste problematiche.
L’iniziativa che Yunus intende lanciare in Italia per il microcredito non prevede l’apertura un vero e proprio sportello bancario, ma la creazione di una serie di rapporti strutturati da una “Organizzazione non governativa” con varie associazioni territoriali, con l’obiettivo di fornire denaro a tassi molto bassi, seguendo il metodo adottato in altri paesi per fornire credito a coloro che non riuscirebbero ad ottenerlo rischiando cosi di finire nelle mani degli usurai.

 
Critiche???

Si sospetta che alcuni enti del microcredito non ammettano che i diversi disastri ambientali, quali le inondazioni, siano ostacoli capaci di rallentare il rimborso dei prestiti. Inoltre, molti critici dubitano della sostenibilità dell'iniziativa nel lungo periodo, adducendo la necessità di una consistente spesa pubblica a sostegno dei programmi di assistenza.



 Oggi???????

La Grameen Bank oggi ha 1.084 filiali in cui lavorano 12.500 persone. I clienti in 37.000 villaggi sono 2.100.000, per il 94 % donne. L'organizzazione non è in perdita: il 98% dei prestiti viene restituito. La banca, inoltre, raccoglie depositi, fornisce altri servizi, e gestisce varie attività economiche finalizzate allo sviluppo, tra cui società commerciali, telefoniche e nel settore dell'energia. All'organizzazione e al suo fondatore, Mohammad Yunus, è stato congiuntamente attribuito il Premio Nobel per la Pace nel 2006, "per i loro sforzi diretti a promuovere lo sviluppo economico e sociale dal basso.